Il progetto SMART HOME CARE è il frutto di un lavoro di co-progettazione e di scambio tra Need Institute e partners già profondamente coinvolti nel tema dell’invecchiamento attivo, quali Cooperativa Equa, Fondazione Cassoni e KService, che da lungo tempo investono competenze specifiche ed energie per migliorare la qualità della vita degli anziani. A tale compagine si aggiunge la preziosa collaborazione di Università Bocconi e CERGAS – Centro di Ricerche sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale che sarà partner fondamentale per valutare l’efficacia del progetto proposto e la costruzione di un nuovo modello.
L’idea progettuale parte dal presupposto che sia necessario avere una conoscenza profonda del bisogno, sia singolo che collettivo, per adattare e costruire servizi mirati al benessere dell’anziano e al mantenimento della propria autosufficienza. Intendiamo proporre un progetto che coinvolgerà anziani autosufficienti e semi- autosufficienti che vorranno continuare a vivere all’interno della propria abitazione, ma usufruendo di una serie di servizi utili e necessari al mantenimento della propria autonomia. L’obiettivo generale è quello di offrire un potenziamento dei servizi già esistenti e standardizzati (SAD, CDI, RSA, ecc.) dedicati agli anziani fragili per renderli non solo più flessibili e accessibili, ma anche personalizzati e progettati sui bisogni specifici del singolo. All’interno del progetto Smart Home Care si intrecciano perciò due dimensioni fondamentali:
- La personalizzazione della cura, perché prevediamo di studiare un sistema di servizi (sociosanitari, socio-assistenziali e abitativi) personalizzati, non standardizzati, ma costruiti sul bisogno specifico, concordati direttamente con l’anziano e/o con il suo caregiver che avranno l’obiettivo di concorrere al mantenimento delle autonomie residue all’interno della propria abitazione per il maggior tempo possibile.
- La territorialità e la comunità, perché sono gli ingredienti fondamentali per radicare il progetto e le sue potenzialità, ingaggiare in maniera ampia il target di riferimento, creare una rete di enti funzionale all’integrazione dei servizi rivolti agli anziani, allo scambio di informazioni e segnalazioni utili.
La sperimentazione si avvierà a partire da alcuni appartamenti individuati da Fondazione Cassoni nel Villaggio Barona, situato nell’omonimo quartiere, per poi estendersi in alcuni altri stabili e/o quartieri del Municipio 6 della città di Milano.